Percorso terapeutico

Il primo passo

Un percorso di psicoterapia individuale è sicuramente utile a chiunque lo voglia intraprendere. Tuttavia, molto spesso, la decisione di iniziare una psicoterapia è costellata da indecisioni, ambivalenze e perplessità, che appartengono ad una normale resistenza al cambiamento, ma soprattutto fanno parte di quei processi difensivi che ognuno di noi implicitamente o esplicitamente adotta per salvaguardare la rappresentazione e l’immagine che ha di se stesso.

Ogni persona, coppia o famiglia, che decide di rivolgersi ad un terapeuta sta vivendo innanzitutto un momento di estrema difficoltà e confusione. Tuttavia, già il fatto di essersi fermati ed aver chiesto aiuto rappresenta di per sè il primo e più significativo passo dell’intero processo.

L’obiettivo primario di un percorso di terapia è quello di ottenere un cambiamento. Tale cambiamento si concretizza nel raggiungimento di uno stato maggiore di benessere personale, non inteso necessariamente come risoluzione totale e definitiva dei problemi presentati all’inizio, ma come acquisizione e attivazione di risorse, di strumenti necessari per affrontare problematiche passate, presenti o future.

Non si tratta di una trasformazione superficiale, limitata al semplice apprendimento di nuove informazioni o di nuove “tecniche”, ma di una trasformazione sostanziale, a livello sia del pensiero che dell’azione. L’obiettivo di ogni percorso terapeutico è quello di rendere il paziente in grado di attuare una profonda riflessione su di sè, attraverso la rinnovata capacità di mettersi in discussione al fine di raggiungere una più completa e complessa consapevolezza di sè.

Percorso terapeutico - federicapetroni.it

“L’obiettivo primario di un percorso di terapia è quello di ottenere un cambiamento.”

Terapia cognitivo comportamentale - federicapetroni.it

La terapia

La terapia cognitivo comportamentale è attualmente ritenuta a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici.
È stato dimostrato che la psicoterapia cognitivo comportamentale è efficace almeno quanto gli psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.

Secondo tale approccio esiste una complessa relazione tra emozioni, pensiericomportamenti evidenziando come i disturbi emotivi siano in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali che si mantengono nel tempo. Lo scopo della terapia cognitivo-comportamentale é di aiutare la persona ad individuare i pensieri disfunzionali per sostituirli con convinzioni più funzionali.

La terapia cognitivo comportamentale si caratterizza per la sua concretezza in quanto è orientata allo scopo in un lavoro continuo di collaborazione tra paziente e terapeuta.

Essa è centrata sul presente e sul futuro molto più di alcune tradizionali terapie e mira ad ottenere dei cambiamenti positivi, ad aiutare il paziente a uscire dalla trappola piuttosto che a spiegargli come ci è entrato.
Questo approccio, basandosi su un lavoro del “qui ed ora” si delinea come una terapia breve, la cui durata varia di solito dai quattro ai dodici mesi, a seconda del caso.